Questa è una domanda che ci si pone molto spesso, e che altrettanto spesso non ha una risposta univoca. I più esperti cercano un settaggio personalizzato mentre i neofiti possono essere facilmente confusi tra le indicazioni dei produttori delle resistenze e quelle dei produttori di liquidi.
Fortunatamente, ci sono delle regole, che spiegheremo meglio qui di seguito.
Tutti noi abbiamo vissuto esperienze altalenanti con il nostro flavour di tutti i giorni, che non ha sempre lo stesso sapore.
A volte è talmente buono che ci ricorda perché l'abbiamo scelto, altre volte invece sembra quasi insapore, al punto da farci riflettere sulla necessità di sostituirlo.
E farlo sarebbe probabilmente un grande errore.
Infatti, spesso la perdita di gusto a poco a che fare con lo stato del liquido...Se di tanto in tanto il flavour lusinga meno le tue papille gustative, è probabilmente più colpa tua che sua!
In effetti, potresti non aver tenuto conto di tanti aspetti, soprattutto in termini di impostazioni: la potenza che hai selezionato probabilmente non è adatta al tuo liquido od al tuo kit.
Per evitare questo problema bisogna tenere conto di molti parametri: valore di montaggio (minore è la resistenza, più watt servono), tipo di liquido utilizzato (maggiore potenza richiesta per i cremosi rispetto ai fruttati, per esempio), tipo di coil e lega metallica della resistenza (alcuni sono più reattivi di altri), architettura dell'atomizzatore, volume del flusso d'aria, ecc.
Insomma, determinare la giusta potenza non è sempre facile e richiede impegno ed attenzione
In sostanza, se il tuo liquido quotidiano non ti soddisfa pienamente, potrebbe essere semplicemente che non si è riscaldato abbastanza quando è stato vaporizzato nel tuo atomizzatore, oppure che si sia scaldato troppo.
Infatti, ogni liquido, a seconda degli ingredienti che lo compongono e del suo tasso di PG/VG, rivela la sua massima espressione di gusto ad una temperatura ben precisa, ne più e ne meno. In questo risultano molto utili le indicazioni dei produttori.
Ed ovviamente anche i gusti personali incidono sulla fruizione dei liquidi: per esempio, preferisci tight vape o piuttosto big cloud?
Questo dato è fondamentale, anche perché più apri il flusso d'aria, più dovrai aumentare la potenza per avere la stessa resa di sapore, e quindi ottenere le sensazioni che apprezzi del tuo liquido.
Quando il tuo liquido preferito ti provoca una sensazione di gusto talmente buona da farti emozionare, vuol dire che hai raggiunto il punto ideale. Quel punto in cui la temperatura alla quale è stato riscaldato il liquido era perfetta e l'estrazione era proprio come piace a te.
Trattandosi di una questione di temperatura, potresti essere tentato di intervenire sulle impostazioni del tuo dispositivo, attraverso la modalità "Controllo temperatura" ed aumentarla, grado dopo grado, fino a raggiungere il punto ideale.
Esiste però un metodo più semplice e soprattutto più veloce, ossia influenzando la tensione.
La potenza ideale
È comunemente accettato che l'intervallo di tensione ideale sia compreso tra 3,6 e 4,2 V. Useremo quindi questa tensione come punto di partenza. Tieni presente, tuttavia, che questa è solo una raccomandazione, infatti alcuni vapers preferiscono rimanere sotto i 3,6 V per uno svapo più fluido e altri che vanno oltre i 4,2 V per il cloud.
La tendenza di quasi tutti i vapers è quella di utilizzare la modalità power, per la sua praticità d'uso, dimenticando così la possibilità di regolare manualmente. Addirittura alcuni dispositivi non permettono più nemmeno la visualizzazione della tensione erogata.
Per l'utente quindi diventa complicato trovare il punto giusto.
Ma se ti trovi in questa situazione non disperare!
Non hai bisogno di comprare un dispositivo nuovo ma puoi affidarti alla famosa legge di Ohm, con la formula P = U al quadrato ÷ r (P è la potenza in watt, U la tensione in volt e r la resistenza in ohm).
Applicando questa formula, puoi facilmente calcolare le potenze basse e alte in base all'assemblaggio del tuo dispositivo. Ad esempio, con una resistenza di 0,5:
Valore basso: 3,6 quadrato ÷ 0,5 = 25,92 W
Valore alto: 4,2 quadrato ÷ 0,5 = 35,28 W
In altre parole, tra 26 e 35 W, avrai il miglior risultato per questo insieme di 0,5 Ω. Semplice da fare, soprattutto con una calcolatrice...
modalità boost
Per massimizzare la resa dei flavours, alcuni dispositivi vaporizzano molto più liquido ad ogni boccata. In questo modo però, si riscaldano molto meno rapidamente.
Infatti, maggiore è la quantità di metallo, più tempo impiegherà la coil a raggiungere la sua temperatura ottimale. Il così detto "effetto diesel". Per evitare questo spiacevole effetto, alcune sigarette elettriche hanno una modalità boost, che consente di applicare una potenza superiore a quella selezionata dall'utente, proprio all'inizio della boccata, in modo da accelerare il riscaldamento iniziale.
A seconda del chipset, questa modalità boost può essere pre-definita (hard, power+, preriscaldamento, ecc.) o personalizzabile (VPC, CPM, ecc.); quest'ultima offre il vantaggio di poter scegliere l'intensità e la durata del boost.
Infine, sui modelli più sofisticati (SXmini SL V2 o G class V2), una modalità smart boost è in grado di regolarsi automaticamente se i puff sono vicini tra loro e le coil non sono ancora completamente raffreddate.
Conclusione
Ora sai tutto ciò che devi sapere per ottenere il massimo dalla tua configurazione.
Ricorda, comunque, che alla fine ciò che conta veramente è la tua percezione che sarà la migliore guida per adattare i valori consigliati alle tue preferenze.
Perché, come diciamo spesso, "a ciascuno il suo svapo".
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